Home » Vuoti di memoria, evita questa azione prima di andare a dormire I Non fai altro che peggiorare la situazione

Vuoti di memoria, evita questa azione prima di andare a dormire I Non fai altro che peggiorare la situazione

Memoria
Perdita di memoria (Pixabay) – Ghigliottina.it

Con l’avanzare degli anni molte funzioni legate all’attività cerebrale perdono di smalto e brillantezza. Tra queste l’attività mnemonica

La memoria è il patrimonio inestimabile di ricordi che ci permette di mettere a fuoco il passato per interpretare al meglio il presente e soprattutto per programmare il futuro. Purtroppo però come tutte le attività cerebrali più importanti anche quella mnemonica con il passare degli anni perde un po’ di smalto.

Esistono in tal senso alcuni fattori, responsabili del declino della memoria, che non si possono contrastare e vincere. Per esempio la sua diminuzione naturale di circa il 2% ogni dieci anni, un dato oggettivo e inconfutabile causato da molteplici ragioni.

Una su tutte è legata allo scorrere del tempo che provoca prima o poi una riduzione graduale del cervello umano. Nello specifico, il rimpicciolimento riguarda l’ippocampo, l’area del nostro cervello in cui si accumulano e immagazzinano i ricordi.

Esistono poi fattori legati alla nostre condizioni di salute: l’alta pressione sanguigna, il colesterolo alto e la perdita di udito sono tra le prime cause della perdita graduale della memoria. Tutte e tre queste problematiche però sono ampiamente contrastabili sia grazie alla farmacologia che a una costante attività fisica.

Vuoti di memoria, cosa fare per rallentarne la perdita: tutti i segreti

In primis l’attività fisica e non ci riferiamo solo a una disciplina sportiva, ma anche a una semplice ed efficace camminata veloce. Bastano 40 minuti a passo svelto per tre volte a settimana per mantenere in forma sia il fisico che il cervello.

Per rallentare la perdita di memoria è opportuno evitare di rimanere troppo a lungo seduti. Secondo alcuni studi è provato che la sedentarietà crea una riduzione graduale del lobo temporale, che è il luogo dove il cervello forma nuovi ricordi.

Dormire bene
Un buon sonno aiuta la memoria (Pixabay) – Ghigliottina.it

Vuoti di memoria, due attività da evitare a tutti i costi: i dettagli

Oltre a ciò che bisogna fare è importante ricordarsi cosa non si deve fare per salvaguardare la propria memoria. Se ad esempio si soffre di insonnia è meglio evitare l’assunzione di ansiolitici o sonniferi. Secondo uno studio del 2019 infatti, questo crea il 50% in più probabilità di sviluppare l’Alzheimer.

È dunque più opportuno portare avanti pratiche che agevolino un buon riposo come andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno ed evitare gli schermi di tv e dispositivi tecnologici per circa due ore prima di andare a letto.