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La Corte di Cassazione ha deciso: devono pagarti anche se non lavori | Controlla subito: potresti avere diritto ad un rimborso

Corte di Cassazione
La corte di Cassazione (Depositphotos.com) – Ghigliottina.it

Un provvedimento emesso dalla Corte di Cassazione favorisce i lavoratori dipendenti. Si tratta di un’ordinanza da studiare nei dettagli

La Corte di Cassazione giunge in soccorso dei lavoratori. Nel respingere un ricorso presentato da una nota azienda italiana di telefonia, Telecom Italia, la Suprema Corte ha emesso un provvedimento destinato ad incidere sulla vita lavorativa di migliaia di persone.

Entrando nel merito, si tratta di un provvedimento di portata storica e che farà comunque discutere a lungo. L’ordinanza in questione, emessa dalla Sezione lavoro, è la numero 14848/2024 e stabilisce il diritto di ogni lavoratore ad ottenere il pagamento anche per i 5 minuti giornalieri necessari per le operazioni di timbratura del cartellino all’ingresso della sede di lavoro.

Identico pagamento deve avvenire per le procedure legate alla cosiddetta timbratura d’uscita. Questa ordinanza può rappresentare una svolta epocale nei rapporti tra lavoratore dipendente e datore di lavoro, come sottolineato da alcuni esperti di diritto del lavoro.

È stato dunque respinto il ricorso presentato da Telecom Italia contro una sentenza della Corte di appello di Roma. L’azienda telefonica era stata condannata a versare rispettivamente 547 euro 467 euro e 513 euro nei confronti di tre suoi dipendenti.

Lavoro pagato, attenzione ai cinque minuti necessari a timbrare il cartellino: la Corte ha deciso

Di particolare interesse sono le motivazioni con le quali i giudici hanno respinto il ricorso di Telecom Italia. Secondo la sentenza in questione viene qualificato come “orario di lavoro effettivo” e quindi soggetto ad obbligo retributivo il tempo necessario per accedere alla sede di lavoro, strisciare il cartellino sui tornelli posti all’ingresso e accendere il proprio computer.

Il ricorso della Telecom è stato poi respinto dalla Cassazione che ha sottolineato come la decisione dei giudici di merito fosse conforme alla disciplina prevista in materia di orario di lavoro. In sostanza dev’essere garantita la retribuzione anche per le operazioni precedenti e successive allo svolgimento della prestazione lavorativa.

Rimborsi
I rimborsi dovuti ai lavoratori (Depositphotos.com) – Ghigliottina.it

Lavoro pagato, c’è un altro precedente che ha convinto i giudici: ecco quale

Come riportato dal portale brocardi.it, una decisione identica era stata presa in merito ai lavoratori di un’acciaieria ai quali era stata riconosciuta la retribuzione per il tempo necessario a raggiungere la propria postazione lavorativa subito dopo la timbratura del cartellino e quello necessario ad allontanarsi dal luogo stesso di lavoro.

Con questa ordinanza la Corte di Cassazione mette fine alla querelle tra aziende e lavoratori sui momenti che precedono l’inizio vero e proprio della giornata di lavoro. Momenti che vanno considerati a tutti gli effetti facenti parte della giornata lavorativa.