Facciamo chiarezza sulle normative che regolano l’utilizzo della patente di guida. Con alcune patologie è vietato portare la macchina
Ogni giorno prendiamo la nostra auto per spostarci da un luogo all’altro, spesso per motivi di lavoro. C’è chi da questo punto di vista per ragioni legate al proprio mestiere trascorre parecchie ore al giorno all’interno della propria automobile.
In controtendenza con il sentire comune, secondo cui stare alla guida è di per sé rilassante da tutti i punti di vista, restare ore ed ore al posto di guida è invece stancante, fonte di stress, tensione e attenzioni continue a ciò che accade intorno a noi. Per poterlo fare bisogna godere di eccellenti condizioni di salute.
Ed è proprio la salute l’elemento al centro della normativa che regola l’utilizzo della patente. Il Codice della strada disciplina nei minimi dettagli questa fattispecie e stabilisce come e quando è possibile mettersi alla guida e le condizioni che invece lo impediscono.
E qui arriviamo al nocciolo del problema, la sospensione della patente per motivi di salute. Il provvedimento di sospensione può essere preso solo in presenza di patologie e malattie che di fatto non consentono al diretto interessato di guidare in totale e assoluta sicurezza.
Tutto è disciplinato dal Codice della strada secondo cui la patente può essere sospesa a tempo indeterminato fino al momento in cui il cittadino non esibisca la certificazione della Commissione medica locale che attesta il recupero degli imprescindibili requisiti mentali e fisici.
Tra l’altro la norma ad hoc certifica come nel momento in cui è stabilito con certezza il deficit di salute e l’assenza dei requisiti fisici e psichici prescritti, il provvedimento di sospensione della patente di guida sia un atto definitivo.
Essendo dunque un atto definitivo, non è consentito impugnare l’atto di sospensione della patente se non mettendo in discussione il verdetto della commissione medica. Ergo, secondo le norme del Codice, la patente è esclusa in presenza di alcune patologie molto serie e invalidanti.
Si possono elencare rapidamente: grave mancanza di vista o di udito, malattie cardiovascolari, casi gravi di patologie endocrine diverse dal diabete, malattie del sistema nervoso centrale e periferico, patologie dell’apparato urogenitale (insufficienza renale grave) e malattie del sangue, infine malattie psichiche come un ritardo mentale grave, psicosi o turbe della personalità.