Cannabis, puoi farne uso se soffri di una di queste patologie | Ti serve solo la ricetta del tuo medico di fiducia
Non tutta la cannabis viene per nuocere. La nota e discussa pianta può essere di grande aiuto soprattutto per alcuni tipi di pazienti
È un dibattito aperto da anni senza che i due schieramenti contrapposti riescano a trovare un punto di incontro. Stiamo parlando di chi è favorevole e chi è invece contrario all’utilizzo della cannabis in determinate fattispecie.
Non è ovviamente in discussione l’uso più ‘classico’, della cannabis, quello che attiene alla sua prerogativa di droga leggera. In quel caso esistono leggi precise e inequivocabili che ne considerano l’utilizzo illegale sempre e comunque.
Viceversa è assolutamente consentito e lecito fare ricorso alla famigerata piantina per questioni meramente terapeutiche. Sono infatti arcinote le sue qualità di prezioso e utilissimo antidolorifico, utilizzato dal personale sanitario di parecchie strutture ospedaliere.
La differenza di maggior rilievo sta nella diversa percentuale di principi attivi contenuti nella cannabis: nella cannabis terapeutica ne è presente una quantità di gran lunga inferiore. Per chi non ne abbia contezza, la cannabis è una pianta che contiene soprattutto due principi attivi: il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD).
Cannabis, scopriamo quanto è utile per alleviare certi dolori micidiali: i medici la prescrivono
La cannabis usata a scopo medico è la cosiddetta FM2, viene prodotta in Italia attraverso un processo ben controllato e portato avanti in un particolare stabilimento farmaceutico, quello militare che si trova a Firenze. Una volta terminato il ciclo produttivo viene distribuita alle farmacie.
È dunque acquistabile solo in farmacia dove è essenziale portare con sé sempre e comunque la relativa prescrizione medica. Quando è necessario usare la cannabis per fini terapeutici qualsiasi medico curante può prescriverla al paziente che ne ha bisogno.
Cannabis, come ottenerla nel rispetto della legge: tutti i dettagli
In generale l’uso della cannabis terapeutica deve essere considerato come un vero e proprio trattamento in aggiunta ai farmaci tradizionali, se grazie a questi non si è ottenuto l’effetto desiderato o se assumendoli si sono verificati sgraditi e fastidiosi effetti collaterali.
Questi infine sono i casi in cui la cannabis può essere utilizzata: davanti a patologie come sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, in caso di nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie farmacologiche contro HIV ed AIDS e infine per altri tipi di dolore. Chiariamo ancora una volta però che può essere assunta solo dopo consiglio medico ed in determinate quantità.