Lavare i piatti nel modo corretto può essere una cosa scontata ma non lo è affatto. Evita di commettere questi cinque errori
Tra le operazioni che si svolgono quotidianamente vi è senza dubbio quella di lavare i piatti. Spesso odiata da molti, è un’azione necessaria che va svolta in maniera corretta.
Proprio a causa della sua frequenza così alta, è bene imparare quali siano le regole per svolgerla correttamente al fine di evitare errori che causerebbero un notevole dispendio energetico oltre che problemi legati al proprio benessere.
Inconsapevolmente infatti, vengono ripetuti gesti quando si lavano i piatti, che possono mettere a repentaglio la propria salute e che sono anche tra le cause principali di sprechi delle risorse che andrebbero evitate.
In questo articolo spiegheremo quali sono gli errori più comuni, in particolare quattro, da non commettere più fornendo i giusti consigli per svolgere questa operazione al meglio.
Primo tra tutti, è importante non usare la spugna. Ebbene si, usando la spugna per lavare i piatti possono annidarsi più batteri degli abitanti di tutto il nostro Pianeta. A dimostrarlo è stato uno studio avviato da ricercato norvegesi che hanno analizzato la popolazione batterica di alcune spugne utilizzate per la pulizia di piatti, pentole e posate. La ragione risiede nel fatto che la spugna è costantemente umida, e questo la rende l’ambiente ideale per la proliferazione batterica. Ma non solo: anche sulle spugne più pulite restano tracce di cibo e residui che sono stati lavati via dalle stoviglie, che forniscono nutrimento ai batteri, che così possono moltiplicarsi.
Altro passaggio è quello di non eliminare i residui di cibo (a secco). Succede in molte situazioni che i piatti accumulati nel lavello presentino ancora residui di cibo, soprattutto se contenevano pietanze arricchite con sughi, salse o creme. In questi casi, è importante rimuovere i residui prima di procedere al lavaggio vero e proprio, se non vogliamo che essi si sciolgano nell’acqua del lavaggio e finiscano per renderci il lavoro più complicato. Attenzione però a farlo nel modo giusto, mai sciacquare pentole e piatti sotto acqua corrente per eliminare le tracce di cibo – sprecheremmo litri d’acqua preziosi.
Oltre agli errori citati nel paragrafo precedente, ve ne sono altri due commessi di frequente. Infatti per una corretta pulizia bisogna Non fare ammollo. Questo errore è strettamente connesso all’eliminazione dei residui di cibo. Per quelli più grossi, dovremmo lasciare le stoviglie in ammollo in acqua calda e detersivo per i piatti, in modo che lo sporco si sciolga e sia per noi più facile eliminarlo. Non farlo porterebbe non solo impiegare più tempo a pulire le stoviglie sporche, ma ricorrere anche a maggiori quantità di detersivo (i cui residui potrebbero rimanere attaccati alle superfici e finire così a contatto con il nostro cibo) e sprecare più acqua.
Ultimo errore da fare è quello di non usare i guanti. Quest’ultimo non riguarda specificamente la pulizia dei piatti, ma la salute delle nostre mani. Spesso non vengono utilizzati i guanti perché considerati scomodi oppure per la fretta, ma questo comportamento alla lunga danneggia la pelle. L’esposizione frequente e prolungata della pelle all’acqua (calda o fredda che sia) ma, soprattutto, ai tensioattivi e alle altre sostanze chimiche aggressive presenti nei detersivi lede la cute, rendendola secca e provocando rush e irritazioni.