Sapevate che potete risparmiare con gli scarti del cibo? Ecco il segreto che è stato svelato.
Avete l’ambizione di avere una vita zero waste ovvero a zero sprechi? Ecco allora che vi raccontiamo di un content creator che ha deciso di vivere una vita il più possibile minimalista e che nel farlo ha dato valore allo spreco.
Ogni anno infatti lo spreco alimentare domestico arriva a cifre stratosferiche: 6,48 miliardi di euro, secondo i dati di Waste Watcher di gennaio 2023. Ecco il racconto di Alessio Cicchini: “Sono uno zero waste content creator: mi occupo di sensibilizzare la mia community social sugli sprechi alimentari e sull’utilizzo dei cosiddetti “scarti” alimentari degli ortaggi, cioè quelle parti che vengono erroneamente e automaticamente gettate pur essendo assolutamente commestibili”.
“Nei miei contenuti, dal taglio ironico e divertente, rendo queste parti le protagoniste di ricette o piccole pratiche agricole domestiche”. “Mi occupo anche di fare divulgazione tenendo lezioni in scuole e università e partecipando a talk e festival in giro per l’Italia”.
In pratica dopo la laurea ha iniziato a lavorare in un’agenzia di comunicazione specializzata nel mondo del cibo e da quel momento è arrivata la sua passione che si è trasformata in sensibilizzazione.
La questione del guadagnare dagli scarti di cibo è al centro di un articolo pubblicato sul sito della MIT Technology Review, che inquadra la situazione negli Stati Uniti.
La compagnia statunitense Divert ha appena annunciato di aver ricevuto un finanziamento da un miliardo di dollari da investire in infrastrutture specializzate nella digestione anaerobica.
Il processo viene usato nel trattamento delle acque di scarico o nella gestione del letame delle aziende agricole ma si sta piano piano affermando anche nel settore degli scarti di cibo. Gli avanzi vanno in pasto ai batteri che si nutrono dei resti del cibo scartato e producono così tanta energia.
Si ricava in questo modo il biogas che può essere usato come fertilizzante del suolo. Il biogas è una miscela composta principalmente da metano, anidride carbonica e acido solfidrico. Alcuni reattori sfruttano il biogas per alimentare le loro stesse operazioni, in altri casi invece il biogas viene venduto e incanalato in impianti che alimentano altri complessi industriali o gli ambienti domestici.